In Memoria di Claudia Pieralli: La Luce Guida della Comunità ARTeD di Firenze

Ieri ci ha lasciati Claudia Pieralli, professoressa di letteratura russa all’Università di Firenze, prima presidentessa della sezione ARTeD di Firenze e prima rappresentante degli RTD in Senato accademico. Claudia è stata la testa e il cuore pulsante di tante riforme che il Comitato Arted di Firenze ha promosso dal 2014 al 2020 a livello di Ateneo e nazionale. Grazie al suo lavoro appassionato e a una tenacia senza limiti ha ottenuto la modifica del regolamento di Ateneo che ha permesso ai ricercatori a tempo determinato di eleggere un proprio rappresentante in Senato accademico. Ha inoltre combattuto con successo la battaglia per affermare la politica della continuità del percorso di carriera da RTD tipo a) a RTD tipo b), ottenendo che l’Ateneo si impegnasse a chiedere ai Dipartimenti che i posti da RTD tipo b) fossero destinati in priorità ai settori in cui vi fosse un RTD tipo a) in scadenza, già in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia. Si è battuta contro le limitazioni che gli RTD incontravano nell’accedere ai bandi nazionali per il finanziamento alla ricerca, ottenendo che un bando competitivo di Ateneo fosse dedicato a progetti interdipartimentali presentati dagli RTD e congegnati come prodromici alla partecipazione ai bandi dell’Unione europea. Claudia ha anche convintamente contribuito alle principali battaglie di ARTeD nazionale, tra le quali quella per ottenere i piani straordinari di reclutamento di RTD tipo b) indispensabili al futuro dei tanti RTD tipo a) in servizio. Ha supportato le battaglie di ARTeD Firenze anche dopo il termine del suo mandato, come quella per la modifica legislativa che ha consentito alle RTD in maternità di evitare il prolungamento automatico del contratto con conseguente allungamento del percorso di carriera.

Nel 2021, dopo 8 anni da RTD, quando era purtroppo già ammalata da alcuni anni, ha coronato il suo sogno di diventare professoressa associata di letteratura russa. Era animata da una passione per lo studio e l’insegnamento straordinarie. La sua ricerca era dedicata soprattutto all’approfondimento dei fenomeni di contestazione politica e culturale verso il totalitarismo sovietico e alla loro ricezione in Europa e l’aveva condotta a trascorrere lunghi periodi di ricerca all’estero, in particolare in Francia e in Russia. Con il collega Marco Sabatini aveva creato un portale digitale unico nella sua disciplina per la raccolta delle voci del dissenso. Alla didattica teneva moltissimo e ha lottato oltre ogni limite per continuare a insegnare e seguire gli studenti fino all’ultimo, nonostante la sofferenza e il disagio della malattia, lasciandoci un insegnamento morale e di impegno civile toccante. Per chi l’ha conosciuta da vicino, Claudia era soprattutto una persona straordinariamente ricca culturalmente e umanamente, amante dell’arte e della musica, sempre aperta al dialogo e alla conoscenza, appassionata, forte, sensibile e creativa allo stesso tempo: una perdita enorme che lascia un vuoto incolmabile.

(Deborah Russo)


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